il fotografo Tomaso Filippi
fonti
iconografiche
Nacque il 26 marzo 1852 nella
parrocchia di San Giovanni e Paolo. Il padre era proprietario della tipografia
San Giorgio, specializzata nelle stampe di testi sacri in lingua greca. Frequentò l’Accademia delle Belle Arti a Venezia tra il 1867 e il 1871. Dal 1870 lavorò nello stabilimento fotografico di Carlo Naya elaborando nella nuova arte canoni e modelli della pittura. Di questo studio assunse la direzione dopo la morte del maestro, avvenuta nel 1882; ne continuò l’attività di riproduzione di opere d’arte e di prestigiose edizioni di vedute della città. Dal 1895 iniziò un’attività autonoma aprendo un negozio fotografico a San Marco. Tra il 1895 e il 1905 effettuò numerose riprese con macchine portatili a Venezia e a Chioggia, raccogliendo immagini di forte realismo nei quartieri popolari. L’attività del negozio, dal 1907 in piazzetta dei Leoncini, proseguì con molti lavori su commissione e con la pubblicazione di foto realizzate anche da altri fotografi. L’archivio Filippi, oggi di proprietà dell’IRE, conta 7.693 negativi e oltre 10.000 positivi, realizzati da lui e da altri fotografi tra il 1894 e il 1925. Tomaso Filippi cessò la sua attività nel 1925 e morì a Venezia nel 1948. |
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